Il vino Barbera è uno dei vini più tipici del Piemonte, in particolare nelle aree di Asti e anche nel Monferrato. Ma dove nasce il barbera? E come si fa?
Il vino Barbera: la sua storia
l Barbera è un vino che ormai, per estensione, si lega alla tradizione italiana; infatti, è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Italia.
Tuttavia, il nome Barbera ha origine piemontese e in particolare da una varietà coltivata proprio ad Alba. Nonostante ciò, sembra che questo vitigno non sia in realtà autoctono del luogo e le sue antiche origini restano ad oggi avvolte nel mistero.
In realtà il nome viene più spesso utilizzato al femminile, la Barbera, anche se è interscambiabile. Sebbene anticamente fosse considerato un vino popolare e soprattutto da pasto, oggi è in realtà riconosciuto per numerosi dei suoi vitigni più pregiati, tra cui spiccano i due DOCG, il Barbera d’Asti DOCG e la Barbera del Monferrato Superiore DOCG, proprio come la nostra Sagitta.
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Come si fa la Berbera? Quali sono le sue caratteristiche?
Il grappolo è di grandezza media con una forma generalmente piramidale. Il suo acino ha una buccia molto pruinosa, con un colore blu intenso tannica che è abbastanza sottile ma consistente.
Nelle cantine di Uvamatris la vendemmia inizia alla fine del mese di settembre, prendendo l’uva dei vigneti maggiormente esposti.
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Una volta che le uve sono state diraspate vanno poi a macerazione a freddo per tre giorni, in modo da garantire una migliore estrazione di polifenoli.
Quando la macerazione pre-fermentativa è completa il vino passa alla fermentazione alcolica in vinificatori di acciaio. Verso fine anno poi il Barbera si versa in botti di rovere, dove resterà per due anni.
Al completamento di questi due anni si imbottiglia e, prima di servirlo, passerà altri sei mesi in una cantina interrata.
Dopodiché… Cin cin! Sarà il momento di gustare davvero questo vino piemontese!