Cattive notizie per il mercato vitivinicolo a stelle e strisce e, in particolare, per la produzione vinicola californiana, che è ufficialmente in crisi per la scarsità d’uva. Ecco quanto emerso da uno studio, riportato dal Wall Street Journal, secondo cui, dopo dieci anni di riduzione del numero di vigne, l’offerta vinicola scarseggia e non è più in grado di soddisfare la domanda del mercato statunitense.
La produzione californiana diminuisce, il prezzi puntano a un pericoloso rialzo e, con buona pace dei vini italiani e australiani, soprattutto, le importazioni dall’estero aumentano. Infatti, secondo le stime ufficiali, le importazioni di vino, dal 2000 a oggi sono quasi raddoppiate.
Un vero e proprio “ribaltone” quello subito dalla produzione vinicola della Napa Valley & co. Dopo la grande espansione degli anni ’90, gli anni “d’oro” dell’incremento significativo della coltivazione delle viti, nell’ultimo decennio i produttori hanno diminuito progressivamente l’estensione dei vigneti, destinando gran parte dei terreni ad altre coltivazioni.
brocani stefano
Mi sembra una notizia controtendenza essendo la california un otenziale produttore libero senza vincoli, per quale motivo c’è questa diminuzione di produzione?